Chiesa Arcipretale di San Giovanni Battista e Sant’Andrea Apostolo
La Chiesa Arcipretale, ad unica navata e a volta, rivela tre diverse epoche di costruzione.
Resti di antiche murature nella parte bassa della fiancata restano a testimonianza di una prima fase collocabile tra il tredicesimo e il quindicesimo secolo.
La seconda fase, a partire dal 1653, vide un parziale restauro e un ampliamento, con la costruzione delle otto cappelle laterali.
Nel XVIII secolo (1752 - 1774) l’architetto Morelli inaugurò la terza fase, con la risistemazione delle cappelle laterali e con la ricostruzione dell’abside e del presbiterio, arricchendoli con stucchi parietali, una monumentale ancona e l’altare di scagliola finto marmo, opera dei fratelli Dalla Quercia di Imola. Nello stesso periodo avvenne la demolizione del portico antistante la Chiesa, dove si trovavano i sepolcri dei bagnaresi, che da allora vennero collocati all’interno, fino alla costruzione del cimitero nel secolo successivo.
Durante la Seconda Guerra Mondiale la Chiesa venne danneggiata, rendendo necessario il rivestimento della facciata e la costruzione del campanile, in cotto composito medievaleggiante.
All’interno alcune testimonianze artistiche di rilievo, tra le quali la statua della Madonna “dei Camangi” detta poi “del Voto”, un fonte battesimale in pietra serena del XV secolo, la cantoria e l’organo di Giovanni Chianei del 1786, gravemente danneggiati dalla guerra, restaurati e ricollocati nel 1994.
Nella Canonica sono ospitati il Museo "Pietro Mascagni" e il Museo parrocchiale
